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GRATTA E PREGA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 13 del 3/4/1994

GRATTA E PREGA

In Via Goffredo Mameli, dietro l’ex zuccherificio, sorge un’edicola del XIV secolo dedicata alla Madonna delle Scuffiole. Il suo nome deriva dalla cuffiette dei bambini che le mamme offrivano alla Madonna quando esse non avevano il latte o i bambini erano ammalati. L’immagine sacra mostrava da tempo preoccupanti segni di deterioramento, tanto che i fedeli cominciarono fin dallo scorso anno ad interessarsi per il suo risanamento, il cui compimento era auspicato per la festa di quest’anno, alla fine di Maggio. La Soprintendenza alle Belle Arti ha avviato in questi giorni gli interventi di restauro ma sotto l’immagine attuale è stata scoperta l’esistenza di una immagine più antica che è stata portata alla luce rimuovendo parte dell’esistente. I lavori sono in corso, ed è presto per tirare le somme, ma alcune domande si impongono comunque. E’ giusto anteporre le esigenze di tipo storico ed artistico a quelle di culto? E’ legittimo privare i fedeli di un’immagine amata e venerata da tempo immemorabile per restituirgliene una sicuramente più autentica ma sostanzialmente diversa dalla prima? Certo la Madonna, pur nelle sue molteplici raffigurazioni, sempre la stessa resta, ma è fuori di dubbio che a stabilire quali immagini venerare o continuare a venerare debbano essere i fedeli stessi e non la burocrazia, meno che mai con sistemi a sorpresa del tipo “gratta e vinci”.

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