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CITOFONO A SCATTI

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 37 del 16/10/1994

CITOFONO A SCATTI

Il rapporto degli italiani con i pubblici uffici non è dei migliori. Il cittadino vorrebbe un servizio pubblico al passo coi tempi ma la burocrazia di ogni genere continua a trattare il cittadino come un suddito, nonostante le famose quanto vanificate norme sulla trasparenza amministrativa. L’accesso ai documenti amministrativi passa infatti per maglie sempre più strette ma anche il semplice accesso ai locali in cui hanno sede i pubblici uffici registra casi sintomatici. A Spoleto, per accedere all’Archivio di Stato è inutile attaccarsi al campanello ma è necessario telefonare al numero indicato in un cartello attaccato sul portone. Sono agevolati i fortunati possessori di un telefonino, gli altri devono adattarsi a cercare un telefono pubblico, entrambi rischiano di aspettare se la linea è occupata, ciascuno pagherà in bolletta o in gettoni un seppur modesto supplemento di tasse per un campanello mai riparato e per un citofono mai installato.

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