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VIVERE IN SALITA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 5 del 2/2/1997

VIVERE IN SALITA

Anna Montone, 34 anni, due bambini di 11 e 5 anni, vive da circa tre anni su una sedia a rotelle a causa di un virus che le ha compromesso l’uso delle gambe. Unica fonte di reddito è il modesto assegno dell’ex marito, del tutto insufficiente. Per i tipici problemi burocratici, non percepisce né la pensione di invalidità né quella di accompagnamento. I servizi sociali, che potrebbero e dovrebbero esserle di valido aiuto, economico e morale, sono essi stessi fonte di altri problemi. Ma non finisce qui. Anna abita a Palazzo Vitelleschi, un antico edificio di proprietà del Comune di Foligno, adibito ad edilizia popolare. Prima della malattia le era stato assegnato un alloggio all’ultimo piano e lì è stata costretta a rimanere. Non c’è ascensore, c’è un montascale, rotto da sempre, che arriva solo al primo piano e dunque, per entrare ed uscire di casa Anna è costretta a salire e scendere 84 ripidi scalini con l’aiuto di vicini di casa e volonterosi occasionali, con tutti i limiti ed i rischi del caso. A Borroni è praticamente pronto per lei un altro alloggio di proprietà del Comune di Foligno, in un edificio privo di barriere architettoniche. Potrebbe già pensare di andarci, se non fosse per un muro interno all’appartamento che le limiterebbe la mobilità e che va abbattuto. Per farlo basterebbero pochi giorni, se ne discute da mesi, ci auguriamo che non debbano passare altri anni.

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