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QUANDO IL DANNO CI METTE LA CODA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 35 del 5/10/1997

QUANDO IL DANNO CI METTE LA CODA

Ore di affanno, sabato mattina, al Comune di Foligno, ma non per causa del terremoto, o almeno non per causa diretta. A meno di ventiquattr’ore dalla seconda terribile scossa, gli uffici al pianterreno del Palazzo Comunale, unici agibili dell’intero edificio, erano già stati presi d’assalto da centinaia di persone tutte mosse dall’urgenza irrefrenabile di denunciare i danni subiti per effetto del sisma. Tra chi aveva necessità di segnalare danni gravi, per accertare al più presto l’agibilità della propria abitazione, molti erano invece quelli che si sono messi in coda per segnalare solo qualche crepa, nonostante fosse loro detto e ripetuto che non c’era urgenza. Il collasso. Discussioni, litigi sulla precedenza. Per riuscire a mettere d’accordo tutti, un’impiegata comunale distribuiva biglietti numerati, ma ci sono state ugualmente proteste. Paradossalmente l’afflusso è stato contenuto, a causa dalla sommaria iniziale informativa fornita dal Comune di Foligno, che, preso in contropiede, ha messo a punto il meccanismo per aggiustamenti successivi, peraltro in modo egregio. Se però l’informativa fosse stata immediata, sarebbe stata la paralisi. Certe volte l’improvvisazione può addirittura avere i suoi vantaggi.

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