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ORDINANSIA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 26 del 5/7/1998

ORDINANSIA

Provati dal terremoto, perseguitati dalla burocrazia, così scrissi quest’inverno (“Sismocrazia”, Gazzetta n. 5 del 1/2/98). A distanza di cinque mesi anche il Sindaco di Foligno riconosce che la burocrazia che presiede alla ricostruzione è eccessiva. A fronte di oltre milleseicento domande presentate ai sensi della “Ordinanza 61” e dichiarate finanziabili, quelle per cui è già stato presentato il progetto si contano sulle dita di una mano. Ingegneri e geometri sono alle prese con problemi di interpretazione e con adempimenti e complicazioni di ogni genere che esulano ampiamente dalle loro competenze. Ultima in ordine di tempo è stata l’impossibilità di stampare le schede informatizzate predisposte dalla Regione dell’Umbria perché incompatibili con i computer di ultima generazione. In molti sono stati costretti a rispolverare dalla soffitta i vecchi computer per uscire dallo stallo e per non impazzire. Emblematico delle condizioni di lavoro e dello stato d’animo in cui si trovano ad operare i tecnici è questo cartello affisso fuori di uno studio: “Causa ordinanza 61/97 (Pratiche terremoto)” si riceve solo per appuntamento telefonico”. Se mai riusciremo a ricostruire le abitazioni danneggiate dal sisma, dopo toccherà recuperare un bene ancor più importante: il sistema nervoso di noi tutti. E chissà che il compito dei medici non sia più gravoso di quello degli ingegneri.

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