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TENDA DEL PUDORE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 31 del 12/9/2004

TENDA DEL PUDORE

L’architetto Luciano Piermarini, dirigente Urbanistica del Comune di Foligno, in fatto di piazze, ha le idee molto chiare e decise: le piazze devono essere vuote proprio perché piazze, luogo di aggregazione di folle, e dunque niente panchine, niente aiuole e niente alberi. Alla luce di questa regola è stata già segnata la sorte di Piazza San Domenico, destinata a ritrovare la fisionomia originaria perdendo la grande aiuola centrale. Idee ferree e coerenti, sulle quali però c’è materia di discussione. L’eccezione della fontana di Piazza Don Minzoni è spiegabile con il suo valore monumentale. Si spiega un po’ meno la fontana rasoterra uso panchina uso porta rifiuti di Piazza Giuseppe Piermarini mentre la statua bronzea dell’Ercole nudo (autore Ivan Theimer), che inizialmente vi era appoggiata sopra, è stata poi coerentemente collocata in un angolo della piazza, a ridosso del muro dell’ex Teatro Piermarini, attuale gelateria. Una statua che però può essere ammirata solo osservandola dalla base perché da gran parte della piazza la sua visuale è occupata e coperta dagli ombrelloni o tendoni di esercizi commerciali di ristoro. Piazze vuote ma non troppo, dunque, ad eccezione che si tratti di fontane o arredi di caffè, pasticcerie o gelaterie. Se poi la statua dell’Ercole, che era pur sempre un semidio, non è ben visibile, tanto meglio, ne guadagna, a buon mercato… il comune senso del pudore!