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ANTIPEDONALE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 10 del 13/3/2005

ANTIPEDONALE

Per far credere ai cittadini che l’amministrazione comunale si occupa dei pedoni, è stata inventata la favola degli attraversamenti cosiddetti “protetti” che in realtà sono dei semplici passaggi pedonali leggermente rialzati rispetto al normale livello stradale, dipinti di un diverso colore che li rende ugualmente invisibili sia di notte che con la pioggia, dove le automobili sfrecciano ugualmente senza un reale impedimento. In altri comuni del circondario, che hanno adottato analoga soluzione, il dislivello è ben più accentuato e transitare a velocità eccessiva costa, a chi guida troppo allegramente, memorabili scossoni. Se dunque per i pedoni attraversare incolumi continua ad essere una scommessa perché vere protezioni (come semafori pedonali) non si vogliono adottare, anche camminare lungo le “autostrade” cittadine è una bella impresa. Se per un lungo tratto tra Porta Ancona e Porta San Felicianetto non esistono marciapiedi ed i pedoni sono costretti a camminare con le automobili che sfrecciano a fianco, all’angolo tra Via Flavio Ottaviani e Via Cesare Battisti una protezione ci sarebbe, una serie di dissuasori che separa il camminamento pedonale dalle corsie veicolari. Questa, però, è più funzionale alla protezione dei ciclomotori in sosta ed i pedoni, ancora scacciati dalla loro legittima sede, sono spesso costretti a camminare dal lato delle automobili ed esporsi così ugualmente al rischio di essere investiti. Automobili, ciclomotori, specie quelli più insofferenti alle regole ed al rispetto altrui: la vera protezione è per loro. Chi va a piedi non dia retta a chiacchiere: se proprio ci tiene alla pelle, è meglio che resti a casa.

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