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BONIFICA OMBRA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 6 del 12/2/2006

BONIFICA OMBRA

Il Consorzio della Bonificazione Umbra vorrebbe spendere cifre ingenti per demolire due ponti cittadini che assolvono pienamente allo scopo. La ricostruzione post sismica ha puntato più a risanare che a demolire ma qualcuno, in fatto di ponti, la pensa in modo diametralmente opposto. E c’è chi lascia fare. Leggo sul mio anziano Vocabolario della Lingua Italiana, Zingarelli. Bonificazione: miglioramento d’un terreno; atto di fare una buona spesa. Stando alla lingua italiana, o sbaglia il vocabolario o ha sbagliato chi ha dato questo nome al consorzio in questione. Ci sono seri dubbi, sia che tratti di una effettiva bonificazione, sia che si tratti di una buona spesa. Uno dei ponti condannati è quello di San Giacomo, il ponte principale della città. Il senso comune vorrebbe che la vera “bonifica” fosse fatta ogni giorno, curando gli argini, il letto di fiumi e torrenti, il loro decoro. Tutt’altro che decoroso è questo cumulo di legname che si è andato ad accatastare da tempo contro una delle basi del ponte e che nessuno si è preso la cura di rimuovere. Molto meglio pensare a distruggere per poi ricostruire. Vale per le guerre, vale anche per i ponti. Fare un lavoro discreto e continuo giorno per giorno non porta né onori né ricchezze, e di certo non si passa alla storia. Tutt’al più si rimedia una catasta di legna per il fuoco ma questa, evidentemente, nessuno la vuole.

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