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SOTTO CHIAVE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 16 del 27/4/2008

SOTTO CHIAVE

Il capo della polizia di Teheran è stato arrestato perché sorpreso in atteggiamento inequivoco in compagnia di sei prostitute, proprio lui che aveva condotto una serrata campagna di repressione delle pratiche ritenute immorali, provocando l’incarcerazione di migliaia di ragazze solo perché indossavano veli che lasciavano uscire troppo i capelli, indumenti che facevano intravedere il corpo o pantaloni troppo corti. Nel terzo millennio esistono ancora usanze che impongono alle donne pesanti restrizioni quando non gravi mutilazioni. In confronto, le cinture di castità di epoca medievale sembrano una cosa da nulla, anche perché il cavaliere che, in partenza per le crociate, la imponeva alla propria consorte per sicurezza di fedeltà, prima o poi tornava con la chiave, e se non tornava ci pensava il fabbro. Oggi la chiave è tornata di moda, tra i giovanissimi, non per costrizione ma per auspici di perenne amore. Si va infatti diffondendo il costume di legare in qualche luogo simbolico dei lucchetti con sopra scritto il nome dei due amanti e buttare la chiave come segno di indissolubilità. A Foligno accade sul ponte San Giacomo, dove i lucchetti sono già numerosi, con le chiavi che, presumibilmente, vengono gettate di sotto nel Topino. I negozi di ferramenta ringraziano e, in caso di necessità per i possibili amori svaniti, possono fornire anche robuste tronchesi.

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