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LASSISMA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 34 del 28/9/2008

LASSISMA

Undici anni dal terremoto del 26 settembre 1997. Ci si vergogna a dover ripetere sempre le stesse frasi: in questo lungo tempo molto è stato fatto ma molto resta ancora da fare. Dati dell’Umbria. Per la “ricostruzione leggera”, sono stati ultimati 4308 interventi di 4332 iniziati su 4335 totali. Per la “ricostruzione pesante piano 1998-2001”, ultimati 3312 interventi di 3716 iniziati su 4303 totali. Per la “ricostruzione pesante piano 2002-2003”, ultimati 2684 interventi di 3841 iniziati su 4901 totali. Per la “ricostruzione integrata”, ultimati 1133 interventi su 1804 iniziati di 1931 totali. Aride cifre ufficiali (fonte la Regione dell’Umbria) ma sconfortanti. Se l’Umbria piange, le Marche non ridono. Sconfinando di poche centinaia di metri da Popola e Fraia a Cesi, ci si imbatte in un tipico esempio di cosa sia stata la burocrazia della ricostruzione: una casa che dopo 11 anni attende ancora di essere riparata, dove però il proprietario ha esposto un grande striscione di protesta, con la scritta: “casa dimenticata”, “terremoto ’97: dopo 11 anni… niente”. Di burocrazia, delle sue regole spesso disumane, dei suoi assurdi legalizzati, del suo cinico lassismo, si può anche morire. Anzitutto di rabbia.

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