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PUNTARE IN ALTO

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 17 del 9/5/2010

PUNTARE IN ALTO

Il nostro Vescovo Gualtiero, lo scorso anno, citando Don Primo Mazzolari, scrisse che “un giornale diocesano non deve guardare né a destra, né a sinistra e nemmeno al centro, ma deve puntare in alto”. “Puntare” è un verbo che, stando al vocabolario, può assumere diverse accezioni: fissare, scommettere, aspirare, prendere di mira. La fede ci porta a “puntare in alto”, dalle bassezze della nostra miseria umana, per elevare lo spirito. I politici tendono a “puntare in alto” per ottenere incarichi sempre più importanti. I cittadini “puntano” sui politici sperando che sappiano essere al servizio del bene comune ma quando così non avviene gli “puntano” contro l’indice accusatore manifestando la loro contrarietà. Da Via XX Settembre mi è capitato di “puntare in alto” il mio obiettivo fotografico e di inquadrare la Torre Comunale, vittima emblematica del terremoto egregiamente restaurata, con un evidente elemento di contrasto: una tettoia di un edificio privato che, al contrario del simbolo della Città cui si frappone, di bello, di storico o di artistico non ha assolutamente nulla. Forse non solo il giornale diocesano ma anche i nostri amministratori locali dovrebbero imparare sul serio a “puntare in alto”, per ottenere ispirazione nel loro mandato ma anche per vedere con i loro stessi occhi quello che non è bello da vedere, ed agire di conseguenza.

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