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MAXISCHERNO

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 25 del 4/7/2010

MAXISCHERNO

Sono finiti i tempi in cui, per “i primi d’Italia”, salsicciotti pubblicitari giganti, gonfiabili, rubavano la scena alla chiesa di Santa Maria Infraportas. Ciò nonostante quella di Piazza San Domenico resta una zona franca. Con la recente riapertura della più antica chiesa cittadina dopo i restauri, è arduo sperare che la abituale sosta selvaggia tutto attorno venga debellata; idem per il marciapiede che costeggia la ex chiesa e oggi auditorium di San Domenico, che si va spianando progressivamente dal lato di largo Federico Frezzi, mentre dal lato della piazza, davanti la facciata, oltre che da vetture toccata e fuga, può essere occupato da motocicli scolastici in sosta autorizzata o da contenitori dei rifiuti spostati di peso, come già trattato su questa rubrica. Come non bastasse, ecco un cosiddetto “festival” per il cui svolgimento è richiesta la presenza di un maxi schermo all’esterno dei luoghi di spettacolo, l’auditorium ed annesso chiostro, a scopo prevalentemente pubblicitario, con relative strutture di sostegno, piazzato proprio davanti il portale e la facciata medesima. Oltre che un ostacolo sul marciapiede, un intruso architettonico. Più che uno schermo, uno scherno, a un luogo dell’arte in nome malinteso dell’arte. Ormai tutto è relativo.

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