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NATALLUMINIO

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 45 del 23.12.2012

NATALLUMINIO

Un albero di trenta piani, era una canzone di Adriano Celentano degli anni settanta. A Foligno, per le feste di fine anno, hanno fatto un albero di trenta metri, così è scritto e così ripete la gente. Quanti piani sono un albero di trenta metri? A occhio e croce, compreso il piano terra, dovrebbero essere una decina con il solaio di tre metri, ma facciamo pure otto piani con i solai generosi. Il Palazzo delle Canoniche, alto quanto il cosiddetto albero che gli sta a ridosso, stando alle file di porte e finestre esterne, conta al massimo cinque piani ma di varia altezza, anche esigua. I conti non tornano ma l’importante è che la gente ci creda, e creda che sia un albero, anche se si tratta di un cono, una fodera di luci senza l’albero vero. Se si riesce a chiamare “albero” quello di Gubbio, disegnato sulla montagna, tutto è lecito, altro che relativismo. Il cosiddetto albero, comunque, piace a tutti, di notte fa davvero un bell’effetto, peccato che di giorno, spento, sia una semplice e deprimente impalcatura. Non si sono nemmeno preoccupati di foderarlo internamente, magari con quel tessuto verde che si usa per le recinzioni, e dargli così una verosimiglianza anche diurna. La vista più eloquente è dall’interno del cono, con ampio dettaglio delle strutture metalliche che lo sostengono, probabilmente alluminio, leggero e resistente. Buon Natalluminio a tutti, a chi dubita e soprattutto a chi applaude. Che il Signore che nasce ci illumini, ma sul serio.

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