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SENZA OFFESA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 16 del 3.5.2015

SENZA OFFESA

Sul luogo simbolo della svastica oltraggiosa, cancellata per mano partigiana, dove il 25 Aprile i sindaci di Foligno e Trevi hanno celebrato uno degli eventi di rito per il settantesimo anniversario della Liberazione, per la circostanza qualcosa si è mosso. La porta di accesso al rudere, che si apre direttamente sul trabocchetto nel pavimento, è stata chiusa con filo di ferro, mentre su di un muro esterno sono stati affissi due cartelli con la scritta “ATTENZIONE! VIETATO AVVVICINARSI PERICOLO DI CROLLO”. Il luogo simbolo resta anonimo, nessuna indicazione sul suo significato e sulla sua storia; è stata solo aggiunta una foto d’epoca che raffigura un gruppo di partigiani. Nient’altro. Il simbolo della svastica, però, tracciato con uguale vernice nera, compare poco lontano, su un’altra opera del “Parco per l’Arte di Cancelli”, un “osservatorio BUIO/COLORE” che si trova lungo il tragitto verso Ponze, quello percorso dal corteo che la mattina del 25 Aprile ha marciato con in testa il gonfalone del Comune di Trevi. Un disegno che fa il paio con quello del vile gesto. Nel frattempo, però, non risulta alcuno sdegno, alcuna denuncia, alcuna notizia, alcun intento riparatore o ripulitore. Strano. Evidentemente non tutte le svastiche destano attenzione, non tutte le svastiche sono ritenute un’offesa.

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