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SOTTO LA BANCA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 35 del 14.10.2018

SOTTO LA BANCA

“Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa”: è un noto scioglilingua; il sito scuolissima.com ne azzarda qualche significato, poco convincente. Diverso sarebbe se “panca” sia leggesse “banca”: chi sta sotto, cioè si fa dominare dalla logica del debito, crepa. L’Italia, per esempio, avendo abdicato alla sovranità monetaria per la moneta unica, prerogativa non più dello Stato ma della BCE, e non avendo più nella Banca d’Italia un prestatore di ultima istanza che batte moneta nazionale, deve finanziare a debito una parte della spesa pubblica, e per questo deve sottostare alle banche e, in generale, ai cosiddetti mercati finanziari. Che in tal modo esercitano un condizionamento politico indiretto, non contemplato dalla Costituzione ma, ai quali “mercati”, i profeti del globalismo, anche dai vertici delle stesse istituzioni, a dispetto della democrazia, predicano di sottomettersi al pari di una divinità laica. La capra nella foto non sta né sopra né sotto la panca, però è stata messa alla catena: per un animale di grande vitalità, una costrizione abnorme. Peggio stare alla catena o sotto la panca? Chi vivrà, vedrà.

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