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POVERTA’ MODERNA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 14 del 10.4.2011

POVERTA’ MODERNA

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Dalla fine del 2010 l’Istat, istituto nazionale di statistica, in collaborazione anche con la Caritas, ha avviato un’indagine sui cosiddetti “senza fissa dimora” con una ricerca in 158 città: dal censimento degli enti che si occupano dell’aiuto a quanti vivono in strada e dei servizi erogati, fino valutare quante siano effettivamente queste persone in Italia: c’è infatti chi dice 17mila, chi 50-60mila, chi 180mila. Il fenomeno risulta in aumento, specie nei grandi centri urbani, ma anche in realtà più contenute come la nostra, e la stazione ferroviaria lo testimonia, costituendo uno dei luoghi tipici dove trascorrere la notte. Non è detto che tale condizione di vita sia una rinuncia alla propria dignità, può essere anche una scelta, tanto è vero che, fatte le debite proporzioni, talvolta si indugia anche in qualche comodità. Nel suo “ambiente” fatto di buste di plastica, coperte, bottiglie, stoviglie e generi di prima necessità, ottenuto in esclusiva nel locale di attesa sul marciapiede ai binari, può anche spuntare, per esempio, un moderno apparecchio palmare che un imbacuccato “clochard”, come si dice in francese, consulta meticolosamente. Forse è solo l’agenda, forse è connesso ad internet, chissà. Certo è che nemmeno i poveri sono più quelli di una volta.

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