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CASCATE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 30 del 4.9.2011

CASCATE

Estate, tempo di riscoperta di quei luoghi di frescura e refrigerio che, senza compiere lunghi tragitti, anche la vicina periferia cittadina può offrire, come Sassovivo ma come anche il cosiddetto “parco naturale” dell’Altolina tra Belfiore e Pale, con le suggestive cascate del Menotre. Luoghi ameni ed in qualche modo attrezzati ma, come di prammatica, generalmente trascurati perché le competenze sono introvabili: sporcizia, degrado e danni sono cosa ordinaria ed apparentemente irrimediabile. Sulle cascate del Menotre ci sono enormi alberi caduti da tempo immemore che nessuno sembra aver il compito di rimuovere; colmi i cestini per i rifiuti, che pure si trovano sparsi un po’ dovunque, senza speranza di essere periodicamente raccolti. Più preoccupante lo stato di abbandono e di degrado di quelle soluzioni che, fatte una volta, dovrebbero nel tempo facilitare e stimolare la fruizione del luogo, come panche, tavoli, raccoglitori di rifiuti, indicazioni, e garantire la sicurezza delle persone, come le staccionate di protezione, ma la cui manutenzione osserva criteri misteriosi. Curioso soprattutto questo ponticello in legno sul fiume, il cui le assi che formano il piano calpestabile sono venute meno in due punti, lasciando scoperti i tronchi portanti tra i quali c’è il vuoto. Per attraversarlo bisogna cimentarsi in passi lunghi e decisi che scavalchino il danno. Visitatori, turisti e gitanti non avvezzi a percorsi ad ostacoli: occhio a dove mettete i piedi perché, per godervi le cascate, va finire che… cascate!

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