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CACCIA ALL’UOMO

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 36 del 8/10/1995

CACCIA ALL’UOMO

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Vasta battuta di caccia al cinghiale, domenica scorsa, sui monti del folignate. Le zone interessate erano segnalate da cartelli di pericolo appesi alla buona qua e là, perfino su una croce eretta sulla montagna dalla Parrocchia di Popola. Ora, San Pietro era un pescatore e quando Gesù lo fece apostolo disse a lui e a suo fratello Andrea: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”. Al seguito di Gesù non risultano invece cacciatori e tanta confidenza con il principale simbolo di fede, oltre a risultare offensiva, non trova uno straccio di fondamento nemmeno apparente. Un nutrito plotone degli stessi cacciatori, poi, finita la battuta, si è ritrovato nel piazzale davanti al cimitero di Leggiana a ridere e scherzare, mentre magari all’interno qualcuno piangeva la perdita di una persona cara. Finche la caccia sarà permessa per legge, praticarla è un diritto di chi gli piace. Purché si limiti a cacciare gli animali permessi nei modi consentiti e non a calpestare il rispetto che si deve ai luoghi, ai simboli, alle persone ed alla loro coscienza.

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