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SCANZANO SUL PONTE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 1 del 5/1/1997

SCANZANO SUL PONTE

Il ponte sul Topino tra Scanzano e San Giovanni Profiamma così com’è oggi, ricostruito in cemento dopo essere stato distrutto durante l’ultima guerra (prima era in legno), salvo modesti ed estemporanei interventi di asfaltatura e segnalazione, è stato lasciato praticamente abbandonato a se stesso (e si vede), tollerandovi il transito di mezzi di qualunque peso, purché non eccedessero la sagoma, senza mai verificarne i limiti di portata. Qualche dubbio sulla sua salute, tuttavia, è stato posto da un cittadino al Comune di Foligno che però, a distanza di oltre due anni dall’istanza ricevuta, non si è dato la minima premura di verificare alcunché. Per suscitare finalmente interesse ci volevano le recenti piogge e, nel dubbio che la forte piena del Topino abbia messo a dura prova le strutture portanti, il ponte è stato chiuso al transito, sia veicolare che pedonale. Il provvedimento ha provocato il malcontento degli abitanti della zona e degli utenti abituali del ponte che, incuranti della segnaletica e delle transenne apposte, che vengono scansate disinvoltamente e ripetutamente, continuano a transitarvi come se niente fosse, non solo, inducendo alla trasgressione anche quanti, non notando la segnaletica scansata, vi transitano in buona fede ignari del rischio che corrono. Unico rimedio, al di là della prevenzione e della repressione degli atti di disobbedienza, è una seria e tempestiva azione di verifica e risanamento: dopo cinquant’anni sarebbe finalmente ora. Ma si sa, niente è più definitivo del provvisorio: Palazzo Candiotti insegna.

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