L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 20 del 25/5/1997
TERRA DI NESSUNO
Casevecchie è sempre più un cumulo di macerie. I suoi residui abitanti si possono contare con le dita di una mano. Investito del problema, il Sindaco di Foligno replica chiedendo quali sarebbero i provvedimenti da adottare. In città altre macerie sono tornate a nuova vita, anche con il concorso e l’iniziativa pubblica. Qui, evidentemente, intervenire non conviene a nessuno e la frazione sarà presto cancellata dalla carta geografica, nonostante la recente collocazione della tabella di località, che servirà dunque solo per dare un nome alle macerie. Casevecchie è comunque crocevia e mèta di passeggiate per molta gente, a piedi e in bicicletta. La soppressione a suo tempo della vecchia fontanella esistente non fu quindi una scelta felice. L’ASM ha fatto finalmente mea culpa e ne ha di recente collocata una nuova, che permette di dissetarsi ma non di riempire la borraccia perché l’erogatore spruzza acqua solo all’insù. La strada che costeggia il Teverone è uno degli itinerari preferiti per le passeggiate, ma molti conducenti di auto e moto la scambiano abitualmente per una pista ed ignorano allegramente il limite prescritto di velocità, i cui segnali sono sbeffeggiati con ritocchi di vernice spray. In realtà, in quel tratto di strada, come indicato dalla segnaletica, sarebbe previsto il controllo elettronico della velocità, ma che poi lo si faccia veramente ed efficacemente è tutto un altro paio di maniche.