Press "Enter" to skip to content

VENI NON VIDI CESI

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 9 del 1/3/1998

VENI NON VIDI CESI

im199809ar.jpg

Il terremoto non ha colpito solo i grandi monumenti ma tutto un patrimonio artistico diffuso che rischia di essere perduto e dimenticato. Questo il filo conduttore del programma “Non solo Assisi”, di Nino Criscenti e con la partecipazione dello storico dell’arte Federico Zeri, che se la RAI non adottasse la politica di relegare a tarda serata i programmi culturali, non sarebbero stati solo pochi sparuti nottambuli a poter seguire. Per iniziativa del Comune di Foligno e della Associazione Orfini-Numeister è stata organizzata la proiezione del programma, con successivo dibattito, presenti Zeri e Criscenti, per sabato 21 febbraio scorso nella sala video dell’Auditorium di San Domenico. Capienza della sala: circa cento persone. Inviti spediti: sette-ottocento. “Contro le previsioni” l’afflusso è stato sensibile e sono stati molti coloro a cui, per motivi di sicurezza, non è stato consentito l’ingresso. Tra questi il parroco di Cesi, una delle zone simbolo del terremoto, intervistato nel programma televisivo, che però ha dovuto cogliere qualche sprazzo della propria voce seduto fuori della sala, senza poter vedere la sua immagine e quella del suo paese. Portando lo stesso nome del grande condottiero romano, e da esperto co-noscitore della storia antica, avrà forse rimuginato “veni, non vidi, Cesi” (virgole a piacere), ma da buon cristiano si sarà consolato pensando alla citazione evangelica “molti sono i chiamati e pochi gli eletti”. Se poi agli eletti al Comune di Foligno venisse in mente di rimediare richie-dendo alla RAI di produrre il programma in cassetta, da mettere a disposizione (a pagamento) dei molti concittadini interessati e di cui fare invece omaggio a Don Cesare, sarebbe certamente cosa buona e giusta.

I contenuti di questo sito possono essere utilizzati per scopi non commerciali previa comunicazione e per scopi commerciali solo previo consenso citando l'autore e rispettando l'integrità delle immagini.