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SISMIOPIA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 19 del 17/5/1998

SISMIOPIA

Il professor Federico Zeri ha denunciato con energia lo stato di abbandono di larga parte dei monumenti colpiti dal sisma. Le cronache recenti hanno registrato casi di intrusione in chiese danneggiate. Durante il convegno “Sisma anomalo e ricostruzione intelligente”, organizzato dalla “Gazzetta”, molto toccante fu la testimonianza di una signora di Fabriano che, con altri concittadini, per richiamare l’attenzione delle autorità sul persistente stato di abbandono di una importante chiesa colpita dal sisma, dovette arrivare alla provocazione, raccogliendo una per una le pietre cadute in seguito ai crolli per custodirle presso di sè. Non tutti però hanno queste proccupazioni e questa sensibilità. Dovrebbe essere motivo di soddisfazione il fatto che un monumento, come ad esempio la chiesa di San Claudio a Spello, sia sottoposto ad interventi di restauro, per sperare così che presto ne seguano altri, danneggiati e spesso lasciati alla loro sorte. C’è però anche chi protesta e reclama “prima le case!”. Scrisse il Direttore il 2 novembre scorso, in pieno sisma: “E allora quale priorità dare nella ricostruzione? Nessuna. Tutt’insieme.”. Il danno al patrimonio storico artistico è anche un grave danno economico. Lo si è visto a Pasqua quando Assisi, solitamente assediata dai turisti, era invece una città semideserta. Nel settore turistico e ricettivo sono molte le imprese ed i posti di lavoro a rischio. Non si può pretendere che certa gente capisca il valore dei simboli e delle proprie radici, ma che sappia vedere oltre un palmo dal proprio naso, almeno questo sì.

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