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LUCI ALLA CIECA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 25 del 28/6/1998

LUCI ALLA CIECA

Riaperto Palazzo Trinci, dopo lavori che sembravano interminabili, i primi visitatori hanno trovato molte sorprese. L’istituzione di un legittimo biglietto d’ingresso non è risultata gradita a tutti e non sono mancate richieste di sconto sul già modesto prezzo applicato. Un opuscolo illustrato in vendita all’ingresso e la presenza di personale addetto a disposizione del pubblico con funzioni di guida stimolano ad una visita più consapevole ed approfondita. La pienezza dei colori delle pitture (o di ciò che purtroppo ne resta) ritornati al loro originario splendore, può essere goduta appieno grazie ad un efficace sistema di illuminazione. Di un impianto di illuminazione è stata dotata anche la corte del palazzo, operazione sostanzialmente lodevole se non fosse che, per effetto di una geometria che ne ha ispirato la dislocazione, tanto teutonica ed astrattamente rigorosa quanto cieca ed avulsa dal contesto, uno dei punti luce è stato collocato proprio in mezzo a stemmi ed iscrizioni presenti sulle pareti dell’atrio, offendendone la dignità e degradandone la vista. Tra tanto ritrovato splendore e in mezzo ad antichi emblemi storici e nobiliari, un moderno emblema di macroscopica ottusità.

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