L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 40 del 8/11/1998
SCAVALCAVIA
Il cavalcavia di viale Ancona è uno dei luoghi in cui si possono cogliere numerose espressioni della forte e crescente insofferenza dei conducenti folignati per le norme di circolazione, anche le più ovvie. In prima fila i piloti di ciclomotori e motocicli che da tempo hanno fatto diventare “cosa loro” i percorsi di superficie riservati ai pedoni, strisce pedonali comprese, e che spesso e volentieri si avventurano rombando anche nei meandri delle rampe del sottopassaggio pedonale spaventando chi vorrebbe percorrerlo tranquillamente. Tra quanti invece si mantengono sulla sede stradale che gli compete, è sempre più frequente trovare chi, usando il sottopasso anche se diretto al Centro o a Porta Romana, svolta bruscamente a sinistra in cima alla rampa di confluenza con via IV Novembre tagliando una direzione di marcia, anziché proseguire obbligatoriamente in direzione Porta Firenze. Il percorso per via Montello e via Tagliamento evidentemente non piace, e non piace nemmeno a chi pratica la brusca svolta a sinistra anche per imboccare Via Piave e preferisce usare in acrobazia quella rampa che in teoria è destinata solo a chi scende dalla rampa che si dirama da via Cesare Battisti. Un breve tratto di spartitraffico alto quanto basta anziché la doppia striscia dipinta per terra potrebbe essere una soluzione semplice e a buon mercato, ma soprattutto un segno di presenza e di attenzione: una “merce”, questa, che sembra essere sempre più rara.