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OCCHIO E CROCE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 12 del 28/3/1999

OCCHIO E CROCE

Villaggio che vai, usanza che trovi. A San Paolo i container hanno l’annessa veranda, a Giove il tetto spiovente, a Casebasse la palestra, ad Annifo il parco giochi, a Casenove le bandiere (ormai sdrucite) e la toponomastica delle nazioni d’Europa. D’altronde la gente fa di necessità virtù. A Scopoli le pareti dei prefabbricati sono state dipinte con vere e proprie opere d’arte. Passando lungo la strada in direzione di Cancelli ci si sente improvvisamente osservati: è uno sguardo penetrante, silenzioso, inquietante. A chi sarà rivolto? “Il nostro obiettivo principale è far uscire nel più breve tempo possibile la gente da questi prefabbricati”, proclama Franco Barberi. Mai più un Natale nei container, avevano già promesso incautamente ed approssimativamente altri (vedi Gazzetta n. 1 del 10/1/99). Si allungherà la lista? Intanto il tempo passa, arriva la Pasqua, il freddo e il gelo passano, ma la croce resta.

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