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SCOSSE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 28 del 25/7/1999

SCOSSE

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A giudicare dal gran numero di cantieri aperti ogni dove, la ricostruzione pare davvero in corso, anche se in prevalenza riguarda edifici con danni di minore gravità. La cura è quasi sempre la stessa: tonnellate di tondino di ferro, rete metallica e calcestruzzo per muri portanti, solai e cordoli, con l’aggiunta eventuale di quei tiranti d’acciaio che in molti casi sono hanno costituito il rimedio di prima emergenza a ridosso del terremoto per evitare maggiori danni. Quando si può, le piastre con cui terminano i tiranti vengono affogate nell’intonaco, altrimenti restano a vista, come nel caso raffigurato, in un edificio in pieno centro cittadino. Qui però una piastra, oltre che sul muro, preme anche su un cavo elettrico della illuminazione pubblica. Se contro le scosse di terremoto la protezione sarà maggiore, è difficile credere altrettanto riguardo le scosse elettriche.

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