L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 38 del 24/10/1999
PIANO AL PIANO
Pur se riaperto al pubblico da oltre un anno, Palazzo Trinci continua ad essere un cantiere senza fine – come d’altronde altri casi passati e come peraltro promette di essere anche il resto della città – e questo dunque non può sorprenderci più di tanto. Stupisce invece vedere una mattina, all’interno del cantiere, tra mucchi di breccia e cumuli di laterizi, aggirarsi niente di meno che un pianoforte a coda. Non a forza delle sue proprie gambe, certo, ma assicurato ad un apposito muletto a cingoli e sospinto da mani sicure ed esperte. Quando però il prezioso strumento comincia ad arrampicarsi su per la scalinata, oltre ai brividi lungo la schiena sorge soprattutto spontanea una domanda. Con tutti i miliardi spesi, sia per Palazzo Trinci che per il famigerato cubo, è possibile che a nessuno sia venuto in mente di utilizzare pochi milioni per realizzare un normale montacarichi?