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FILI E MORTE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 35 del 1/10/2000

FILI E MORTE

Tra Via Gramsci e Piazza del Grano sorge la chiesa di S. Apollinare, vescovo e martire. Fu costruita per la prima volta nel 1148 e rinnovata più volte. Per aver ospitato l’omonima Confraternita, è detta anche Chiesa della Morte, come peraltro testimonia, su quella che prima della guerra era la facciata principale, dal lato di piazza del Grano, un teschio incastonato tra le pietre del muro. Per quanto elemento simbolico e segno di ammonimento ma soprattutto testimonianza storica e cultuale, non è stato però considerato più di tanto dall’ENEL che, per collocare una scatola di un impianto elettrico, non ha trovato altro posto che proprio a ridosso del teschio stesso, rendendolo seminascosto alla vista e circondandolo di cavi che vi si diramano attorno. Un modo sottile, forse, per ricordare che “chi tocca i fili muore”.

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