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NON SI MUOVE UNA PIETRA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 32 del 9/9/2001

NON SI MUOVE UNA PIETRA

A Foligno sono ancora da completare 270 interventi di ricostruzione leggera su 1363 ed ancora da iniziare 155 interventi di ricostruzione pesante su 387 e addirittura 382 piani integrati di recupero (PIR) su 529 (dati aggiornati al 27/8/2001; fonte: sito Internet della Regione dell’Umbria). Seppure la politica generale sia stata, giustamente, quella del risanamento e consolidamento, non mancano le demolizioni radicali di edifici apparentemente non irrecuperabili, con riedificazioni non sempre ispirate al preesistente. A Valtopina, su 25 piani integrati di recupero, ne sono stati avviati 23. Uno di questi interessa la frazione di Giove, trasformata interamente in cantiere. Qui le pietre delle parti che è stato inevitabile demolire sono state conservate e riutilizzate per mantenere la fisionomia originale degli edifici. Riferisce la gente del posto che un abbattimento di modesta entità ma di particolare pregio, abbia provocato l’ira della direzione lavori. I segni della collera sono stati visibili a chiunque, tracciati con vernice rossa, su una parete da conservare, a scanso di ulteriori incidenti. E così, mentre c’è dove non si sposta una pietra se non nel rispetto del passato, in molti altri posti non si mette ancora nemmeno un mattone per le continue complicazioni del presente.

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