L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 37 del 14/10/2001
FONTE D’INGEGNO
Dopo un periodo nero di soppressioni a ripetizione, il numero delle residue fontanelle a Foligno sembra stabile. La “strage” fu perpetrata anni fa, in periodo di carenza idrica, e motivata con lo spreco diffuso di acqua provocato soprattutto da chi non si limita a bere o a riempire un secchio o una bottiglia ma considera la fontana pubblica alla stregua di un auto lavaggio o di un acquedotto, attaccandovi tubazioni a tempo pieno. A nulla serve, purtroppo, adottare rubinetti a molla o a comando, perché la caparbietà di chi attinge metri cubi d’acqua non ha limite, talvolta con vere e proprie opere d’ingegno. Ne è un esempio questa fontanella del centro storico, dove qualcuno si è inventato un marchingegno a vite fissato alla fontana stessa e con cui mantenere premuto il pulsante a molla del rubinetto. Il giorno in cui qualcuno deciderà di sopprimere anche questa fontana per lo spreco eccessivo d’acqua, sapremo a chi fare i “complimenti”, sia per l’inventiva che per le conseguenze.