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SALVIAMOCI

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 17 del 5/5/2002

SALVIAMOCI

Se a quattro anni e mezzo dal terremoto la ricostruzione non procede come ci si vorrebbe augurare, la colpa, oltre che della burocrazia, è dei cosiddetti lavori di urbanizzazione di cui in molti casi si attende la conclusione per poter avviare i cantieri delle abitazioni. Interi paesi sono stati sventrati in lungo ed in largo, invasi da mezzi di lavoro, avvolti da dense nubi di polvere e storditi dai rumori. Innumerevoli vie sono state chiuse al transito costringendo mezzi e persone ad aggirare sempre nuovi ostacoli. Nei rari luoghi “graziati” fino ad ora si attende con angoscia che i lavori vengano iniziati per terminare chissà quando. Le attività si svolgono “a macchia di leopardo”, aprendo squarci qua e là, richiudendoli e spesso producendone altri sulla stessa via, se non scavando di nuovo laddove si era già ricoperto in precedenza. Tubi elettrici e telefonici, di fognatura, di acqua di gas sbucano da ogni dove, spesso si ritorcono come policromi tentacoli. Non a caso, su una transenna posta a protezione dell’ennesima trincea, appare la scritta di un imperativo pieno di significato: “SALVATI”. Cari concittadini perseguitati dai lavori di urbanizzazione, se nessuno ci viene in soccorso, non c’è alternativa: SALVIAMOCI da soli, come meglio possiamo.

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