L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 13 del 6/4/2003
PAROLA DI TARZAN
Al tempo del terremoto, anche chi viveva in edifici sicuri aveva paura e preferiva passare la notte in rifugi di fortuna, fuori di casa. Prima le automobili, poi tende da campeggio e roulotte. Nei giardini e negli orti fu un fiorire di capanne, di legno o di lamiera. Anche dopo aver riparato la propria casa, sono molti a tenersi cari questi rifugi, convinti che, al prossimo terremoto, saranno provvidenziali, nonostante, dal punto di vista urbanistico, siano considerati comunque alla stregua di abusi edilizi. C’è chi, per questo, ha anche passato dei guai, forse eccessivi, considerato lo stato di necessità. Come fare, per evitarli? Qualcuno l’ha studiata proprio bene: la capanna se l’è fatta su un albero del giardino. Afferma infatti il dirigente del Settore Urbanistica che l’edificazione sugli alberi non è contemplata dalla legge. E se per la legge un fatto non è contemplato, non è nemmeno punibile. Parola di Tarzan.