L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 25 del 6/7/2003
RICOSTRUZIONE COI FICHI
Iniziato Giugno a Pisenti, col paese tornato a nuova vita (salvo la chiesetta che manca sotto il superstite campanile), si finisce il mese a Belfiore, alla ex Cartiera Cruciani, dove peraltro sono stati ricavati ventiquattro appartamenti, gran parte dei quali a beneficio di famiglie terremotate. Con inaugurazioni in serie ed a cadenza regolare in luoghi simbolo, si riesce forse ad illuderci che la ricostruzione post sisma proceda di successo in successo. In realtà, nonostante le apparenze, i numeri ufficiali decretano ancora aridamente che, quasi sei anni dopo, molto lavoro è stato fatto ma molto ancora resta da fare. Non ultimo, per significato, il restauro della Torre Comunale, emblema del terremoto a Foligno e della ricostruzione in corso, il cui restauro, previsto entro la scadenza del mandato dell’attuale amministrazione, non è ancora iniziato. A simbolo dell’incompiutezza, tuttavia, non c’è solo quello illustre in Piazza della Repubblica. Basta girare l’angolo per ammirare un albero di fico che, nato all’interno dell’ennesimo eterno cantiere, continua a crescere rigoglioso. Prima o poi i passanti potranno allungare una mano e cogliere i fichi dai rami. Per chi si accontenta, i frutti della ricostruzione sono anche questi.