L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 33 del 21/9/2003
SPAVENTAPASSI
Lungo una strada che porta verso la montagna, più che una vigna sembra un campo minato. Trappole e tranelli di ogni tipo, nastri bicolore tirati di traverso, pezzi di latta e materiale per recinzioni penzolanti, fili di ferro tesi, anche a pochi centimetri da terra, nei quali è facile inciampare. Un fantoccio in tuta indossa un casco da motociclista ed aleggia al di sopra dei filari come un fantasma. Una volta gli spaventapasseri erano fatti di paglia, vestiti di stracci con un cappellaccio in testa e piantati in mezzo ai campi per tenere lontani gli uccelli. I tempi cambiano. Più che dai volatili ci preoccupa ancor di più difenderci dal prossimo.