L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 21 del 6/6/2004
FIOR D’ATTESA
Se a Foligno i trasporti pubblici, più che un servizio, sono un’opera di misericordia, meglio non si può dire dei capolinea e delle fermate, dove i poveri utenti sono costretti ad aspettare la miracolosa apparizione dell’autobus. Se la stazione dei pullman di Porta Romana continua ad essere priva di sala d’attesa ma è almeno dotata di pensiline e di qualche sedile, chi aspetta l’autobus del servizio urbano in Centro, a Piazza Matteotti o Piazza San Domenico, è ridotto da anni allo stato di mendicante. Le persone anziane, specialmente, che soffrono a restare a lungo in piedi o per gli acciacchi dell’età, sono costrette a trovare sollievo dove possono, sedendosi sugli scalini dei negozi o, come in questo caso, davanti la Chiesa di Santa Maria Infraportas, sulle malandate fioriere di cemento del cosiddetto arredo urbano. “Foligno non è la terza città dell’Umbria”, ha recentemente affermato il Sindaco Salari e lo ha ribadito nel corso dell’inaugurazione della mostra dedicata a Niccolò Alunno, perché “l’importanza di una città non si misura dal numero di abitanti”. Vero. Foligno, infatti, quanto a qualità del servizio di trasporto pubblico, non è “terza”, ma da “terzo”…. mondo.