L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 30 del 5/9/2004
QUIETO PONTEGGIO
L’imponente ponteggio di sicurezza realizzato a Serrone durante il terremoto, per proteggere la viabilità sulla “Sellanese” dal rischio di instabilità degli edifici adiacenti, è stato smantellato già da parecchi mesi, prima ancora che i progetto di variante in galleria per evitare il centro abitato sia ancora interamente compiuto, ed il paese, libero da questo peso, compatibilmente con il progresso della ricostruzione, si sta avviando a ritrovare una fisionomia quasi normale. Lo stesso non vale per Casenove. Qui la variante in galleria della “Val di Chienti” è stata inaugurata già da due anni, permettendo l’avvio delle opere di ricostruzione, ma gli analoghi giganteschi ponteggi di sicurezza, su una strada che da statale è diventata comunale, continuano ad incombere, cementati pesantemente al suolo, mescolandosi a quelli della ricostruzione, risultando anche di incomodo ad edifici ormai consolidati o in via di consolidamento ed ispirando un pesante senso di provvisorietà senza fine. Collocato su questi ponteggi, un cartello turistico, antico quanto obsoleto, recuperato ma rimesso in opera con approssimazione, promette un illusorio “quieto soggiorno estivo”, indicando però Casenove fuori dal paese stesso, in quel villaggio prefabbricato che ancora costituisce il sostanziale nucleo abitato della frazione e dove il “soggiorno”, “estivo” o invernale che sia, più mesto che “quieto”, dura ormai da sette anni come i ponteggi.