L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 28 del 24/7/2005
ASSEDIO AI CADUTI
I monumenti ai caduti non godono a Foligno di buona sorte. Tanto per rimanere nell’ambito recente di questa rubrica, basti citare quello di Annifo, confinato in una discarica. A Vescia il monumento ai caduti viene curato da lunghi anni per mano amorevole di un concittadino. Peccato che tanto riguardo ed attenzione non trovino eguali in quanti lo considerano come un inutile ingombro per la insaziabile fame di spazi di sosta che divora chiunque non riesce a vivere se non in simbiosi con le proprie quattro ruote. Capita così che, nonostante la originaria segnaletica di rispetto, sbiadita e mai ripristinata, l’intero perimetro sia adibito a parcheggio permanente, senza che attorno rimanga garantito un minimo di spazio utile per chi eventualmente voglia leggere i nomi dei caduti e tributare loro un intimo pensiero. Quando non si tratta di automobili, può accadere che un’intera schiera di furgoni vi si erga attorno a muraglia impenetrabile. Più di una volta, qualcuno è già andato ad urtare contro la misera protezione, danneggiandola. Provvedimenti, nessuno. Sono solo prove generali: di questo passo, prima o poi, un mezzo ancor più pesante proverà a raderlo al suolo. Caduto il monumento, lacrime di coccodrillo, assedio finito, problema risolto.