L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 4 del 29/1/2006
A MISURA D’UOMO
Mentre a valle si dibatte e ci si scontra accanitamente sul destino dei ponti cittadini, più a monte si passa direttamente alle vie di fatto, o meglio, di misfatto. A Belfiore, un ponticello sul Menotre risale addirittura ai primi del 1600, e dunque sul suo valore storico (messo invece in dubbio per il Ponte San Giacomo o quello della Vittoria) non si discute. A testimoniarlo è una targa dell’epoca collocata ancora sotto l’arcata. Resosi necessario sostituire il vetusto e consumato parapetto, il Comune di Foligno, Area Lavori Pubblici, ha fatto le cose in fretta ed in grande, collocando due giganteschi gard rail che deturpano lo storico ponticello, enormi quanto quelli autostradali, per contenere eventuali sbandate non di autotreni o carri armati ma tutt’al più di qualche trattore agricolo. Tutto questo avviene a poche decine di metri dalla casa del Piermarini, architetto Luciano da Belfiore, rigoroso dirigente dell’Area Urbanistica del Comune di Foligno, che è lecito credere sia stato tenuto all’oscuro del tutto. Un solo “merito” va dato ha chi ha compiuto un’opera così orrenda: considerata l’altezza spropositata dei nuovi parapetto (ma si arriva abbondantemente alle spalle), di aver fatto, una volta tanto, un intervento … a misura d’uomo!