L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 45 del 17/12/2006
TERREMOLADRI
Ci sono luoghi del terremoto dove le cose sono rimaste per anni così come furono lasciate il 26 settembre 1997. La gente sembrava essere fuggita lasciandosi alle spalle un dramma da dimenticare a tutti i costi, senza nemmeno chiudere la porta di casa. Inevitabile che in queste condizioni i ladri, altrimenti detti sciacalli in queste circostanze, abbiano impietosamente approfittato, facendo man bassa di qualunque cosa. Ad altra gente, però, chiudere e sprangare l’uscio di casa non è bastato ed i ladri non si sono fatti scrupolo di forzare ogni resistenza. Complice lo stato di abbandono, il deserto, dei nuclei colpiti. Qualcuno, però, è stato forse più vittima di altri, almeno moralmente. Siete già venuti ed avete preso tutto. Sono rimaste le cose che non avete voluto!! Se vi servono chiedetele a noi. Ve le daremo ma non sfasciate più la porta. Grazie. Questa hanno scritto in un cartello esposto fuori della loro porta. Uno sfogo rivelatore di come certe categorie di umani possano essere più devastanti del terremoto.