L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 35 del 30/9/2007
PORTA A PORTA
Da qualche tempo sto riscontrando un fenomeno abbastanza frequente: gente che, per buttare il sacchetto dell’immondizia portato da casa in automobile, se il cassonetto si trova nella corsia opposta rispetto a quella di marcia, cambia corsia, fa un tratto contro mano, si ferma, butta il sacchetto e poi risale in macchina e riparte tornando dal lato giusto. Qualche volta a rischio di collisione con altri mezzi in circolazione. Attraversare la strada è già troppa fatica. L’immondizia ha il potere di farci far cose strane. C’è ad esempio chi, probabilmente troppo schifato dai suoi stessi rifiuti, li trasporta sul tettino o sul cofano della vettura, qualche volte perdendoli per strada. Con i cassonetti dell’immondizia c’è un rapporto di amore e odio. Tutti li vogliono vicini quando si tratta di usarli, ma poi li vorrebbero a debita distanza. Emblematico quello che succede in una via cittadina dove un ristorante che, quando il clima lo consente, la sera mette i tavolini per strada e che all’imbrunire provvede preventivamente a spostare i cassonetti sul lato opposto. Certo, cenare con l’olezzo vicino al tavolo dove si mangia non è la cosa migliore. Resta il fatto che nei centri storici i cassonetti non dovrebbero proprio esistere e la raccolta, come in altre città italiane con centri storici, dovrebbe avvenire porta a porta. Qui invece il porta a porta è quello di “portare” il cassonetto davanti alla “porta” del palazzo di fronte. Forse ci vorrebbe Bruno Vespa.