L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 21 del 1/6/2008
APERTO UN TUBO
Riaperto il Parco dei Canapè, cartelli esposti ai cancelli di ingresso informano che “(…) saranno presenti, inoltre, limitate aree opportunamente recintate ed ancora interessate dai lavori di sistemazione del verde e dell’arredo del parco”. Falso, palesemente falso. Il giro per il parco sono ben visibili rotoli di tubi corrugati rossi di grande diametro, che servono per far passare cavi elettrici, rotoli di tubi neri di quellli per acqua o gas, lunghi tratti di terreno scavato per decine di metri dove, presumibilmente, verranno interrati i suddetti tubi, con tanto di ruspa utilizzata per gli scavi. Questi non sono lavori “di sistemazione del verde” o “dell’arredo del parco” ma veri e propri lavori strutturali. Quanto al fatto che le aree interessate siano “opportunamente recintate”, anche questo è palesemente falso: la cosiddetta “recinzione” consiste in pericolosi picchetti realizzati con tondino d’acciaio tra i quali, ove ancora presente, è stata tirata una misera fettuccia di plastica. I bambini possono accedere liberamente nelle zone “recintate” correndo il rischio di finire negli scavi o comunque di farsi male. Siamo alla solita approssimazione, alle solite bugie, alle solite finte premature inaugurazioni. Parco aperto? Un tubo! E si vede.