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VADE RETRO DISABILI

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 23 del 22/6/2008

VADE RETRO DISABILI

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Farmacia comunale dell’AFAM, pubblica di scopo e di capitale, in una proprietà privata, un centro commerciale in via Sportella Marini. Risultato: è il privato che decide chi e come deve accedere ad un servizio pubblico di primario interesse. Il “chi” riguarda la discriminazione tra abili e disabili. Il “come” riguarda l’eventuale correttivo ortopedico che può usare o meno, come stampelle o carrozzina. Risultato, per impedire che i clienti del supermercato portino i carrelli della spesa fuori dell’area commerciale, si collocano delle barriere architettoniche da contorsionismo che di fatto vietano l’accesso alla farmacia da parte dei disabili. L’alibi dietro cui ci si è trincerati per lungo tempo è stato quello che i disabili, previo percorso ad ostacoli e caccia al tesoro, potevano accedere dal retro rispetto all’ingresso principale dove è collocata l’insegna. Peccato che questo non fosse indicato in alcun modo e che il percorso occulto, e comunque irto di ostacoli, fosse lasciato ai poteri medianici. Ora, finalmente è stato collocato un misero e solitario cartello, che però si limita ad indicare ai disabili che devono dirigersi verso sinistra, sempre lasciando agli indovinelli il tragitto da seguire. La classica foglia di fico. Il disabile che ha urgenza può anche morire. Ma questo, evidentemente, non è affare né del centro commerciale, né del Comune di Foligno né, meno che mai, della Farmacia Comunale.

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