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RIFIUTI IN MOBILI

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 33 del 21/9/2008

LAVORI IN BIANCO

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Con l’ossessione della “privacy” che, distorta e dilatata, invocata per tutto e da tutti, tra qualche tempo impedirà non solo di sapere ma anche di ascoltare e di guardare, la trasparenza è passata di moda, dimenticata e negletta, praticamente soppressa. Tanto per citare un tema, parliamo di cartelli lavori per opere pubbliche, ormai diventati pro forma quando non opzionali. Capita spesso che si eseguano lavori senza darne evidenza con il prescritto cartello di cantiere. Quando poi il cartello viene esposto, può succedere che sopra non ci sia scritto praticamente nulla. Un esempio corrente. Comunità Montana del Monte Subasio, cartello lavori per la sistemazione di un fosso collinare. Oggetto dei lavori: non indicato; finanziamento: non indicato; importo di progetto e dei lavori; non indicato; durata dei lavori: non indicata. Non è il primo caso, idem poco tempo fa in viale Mezzetti. I soggetti pubblici, invece di dare il buon esempio, sono i primi che eludono le regole. In un regime di totale dispersione di responsabilità e di indolenza, nessuno andrà a sindacare nessuno, lasciando l’incombenza al cittadino che, come solito, sarà considerato come un importuno dell’ordine costituito. Morale. Nel privato c’è il lavoro nero, nel pubblico ci sono i lavori in bianco.

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