L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 44 del 7/12/2008
DIETRO FONT
Lasciata per lunghi anni all’abbandono, al degrado ed alla progressiva decomposizione per fatti più o meno accidentali, il Comune di Foligno tornò ad occuparsi della fontana “fascista” di Acquabianca dopo l’ultimo atto di demolizione, lo scorso anno, a seguito dell’indignazione e delle denunce che ne seguirono. I lavori dovevano essere completati a settembre. Se il restauro della fontana, dal punto di vista monumentale, è stato ultimato con buoni risultati, altrettanto non si può dire del resto. Mancano indispensabili accorgimenti di protezione che impediscano al prossimo trattore agricolo di urtarla e riprendere così l’opera di demolizione interrotta ma soprattutto, visto che la conduttura non è stata ancora collegata, manca l’acqua che, per una fonte, è tutto. Per bere, riempire bottiglie, borracce e taniche, bisogna attingere dal tubo volante provvisorio, tra fango e rifiuti. Chi vuole l’acqua, deve andare… “dietro font”.