L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 35 del 18/10/2009
PEREGRINAZIONI
I lavori nel sottovia della Flaminia in Via Campagnola, nell’ambito di quelli per la cosiddetta “variante nord”, dovevano durare “una ventina di giorni” a partire dal 26 agosto ma, causa “imprevisti” e ritmi ordinari, non sono ancora ultimati. Oltre al transito veicolare è stato interrotto anche quello ciclabile e pedonale, senza prevedere un apposito varco a margine del cantiere, senza segnaletica e preavvisi specifici e, dal lato dei Cappuccini, senza nemmeno indicazioni di un tragitto alternativo per raggiungere Ponte d’Antimo, quale quello via officine ferroviarie. Pedoni e ciclisti che, o non sapendo come fare o talvolta ricevendo informazioni telefoniche sbrigative o ingannevoli, rischiano di fare viaggi a vuoto e chilometri inutili per coprire poche decine di metri in linea d’aria. Penalizzate soprattutto le categorie più deboli, come gli anziani, magari diretti al cimitero, che per cause di forza maggiore sono spesso costretti a spostarsi a piedi o in bicicletta, sia pure solo per appoggiarvisi, talvolta sopra le proprie forze. Le ripetute sollecitazioni al Comune di Foligno, fino al vertice, sono state vane. A conferma che quanti si spostano con le proprie gambe, anche se anziani, continuano a non meritare considerazione. Devono però, così recita un recente manifesto destinato ai ciclisti folignati, rispettare il codice della strada; nelle sue distorte applicazioni comunali. A prezzo di lunghe, faticose e talvolta rischiose peregrinazioni.