L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 32 del 19/9/2010
BENI AL VERDE
Il viadotto di Pieve Fanonica dell’antica Via Flaminia, fiancheggiato a monte e a valle da lunghi muri di sostruzione in opera quadrata di blocchi di calcare locale, consta di un ponte ad un’arcata, larga 2 metri e 90, parzialmente interrato, la cui altezza visibile è attualmente di circa 3 metri. Questo scriveva la Sovrintendenza Archeologica dell’Umbria sul cartello apposto in corrispondenza del ponte romano allorchè fu riportato alla luce diversi anni fa ed attorno al quale fu allestita un’area di rispetto. Oggi non è più vero, perché l’altezza visibile di tre metri si è notevolmente ridotta, non per sprofondamento o interramento dell’opera, quanto con la crescita incolta di vegetazione che nessuno si degna più di curare. Lo stesso cartello è ormai parzialmente scolorito dal tempo e dall’abbandono come tutto il resto dell’area. Forse se ne sono dimenticati, forse manca la buona volontà, più probabilemente mancano i soldi. Con i tagli di spesa generalizzati, anche la cura dei beni culturali è rimasta al verde, in tutti i sensi.