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LA PISTA STRETTA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 37 del 24/10/2010

LA PISTA STRETTA

Niente di nuovo sotto il sole dell’attuale giunta comunale per quanto riguarda chi usa la bicicletta, salvo l’introduzione del divieto di pedale a Corso Cavour in orario pomeridiano di passeggio, tuttora segnalato in modo ambiguo se non ridicolo. In Piazza della Repubblica restano gli assurdi segnali di divieto di circolazione per tutti, teoricamente biciclette comprese; resta il divieto di andare in sella direttamente da Piazza San Giacomo a Porta Firenze; permane l’assenza alla Stazione FS della pur pubblicizzata rastrelliera per le biciclette a noleggio, rimossa ormai da tempo con l’arrivo dell’edicola. Restano ostacoli e trabocchetti sulle piste ciclabili, più pericolose della strada. A proposito di piste ciclabili, quelle realizzate in area “parco fluviale” dovrebbero essere teoricamente più godibili di altre, lontane dall’invadenza dei veicoli a motore: nemmeno per sogno. Arrivati in zona del quartiere Subasio, la pista ciclabile si interrompe bruscamente per sfociare su un esiguo stradello che obbliga i meno esperti a fare esercizio di equilibrio. Parafrasando una figura evangelica, ci si deve sforzare di passare per la “pista” stretta: in compenso si coltiva la speranza della santità.

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