L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 38 del 31/10/2010
ACQUA PUBBLICA
Ultimamente si è alzato un gran polverone in tema di “acqua pubblica”, come se ci fosse il rischio che il bene “acqua” possa diventare privato, mentre invece questo riguarda solo la gestione del servizio della sua distribuzione. Anche i nostri amministratori si compiacciono di ergersi a difensori dell’acqua pubblica, evitando però di reclamare quella del Topino, che ormai da mezzo secolo viene incanalata verso Perugia fin dalle sorgenti. Reticenza anche sulla lenta e progressiva azione di smantellamento delle fontane pubbliche, che priva cittadini e viandanti di un servizio che può essere di emergenza, oltre che di ristoro o di igiene, specie lungo itinerari escursionistici, costringendo chi vuole dissetarsi lungo la via a comperarla in bottiglia, acqua privata. Quelli non contano. In casa, tanto, l’acqua ce l’abbiamo tutti. O forse no. Una foto, un indizio, di questi giorni. Può anche esserci chi non dispone di ogni comodità o può capitare, magari temporaneamente o per determinate esigenze, che solo alla fontana pubblica che possa ricorrere. Quelli contano ancora di meno.