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PULIRE ALL’INFERNO

L’OBBIETTIVO – Gazzetta di Foligno n. 26 del 14/7/1991

PULIRE ALL’INFERNO

L’immondizia ed i rifiuti vari che al tempo dell’OBBIETTIVO del 15 Aprile 1990 (intitolato IMMONDIZIA VOTIVA) si accumulavano nelle vicinanze della maestà dedicata alla Madonna posta lungo la via tra Cave e Maceratola, dopo qualche fuggente periodo di contenimento, sono tornati, per dirla con la Bibbia, a crescere ed a moltiplicarsi. Oggi, tuttavia, dopo i probabili e vani richiami al senso civico ed al rispetto delle immagini religiose, qualche fedele esasperato da questa e di certo inascoltato (dalle autorità terrene), ha deciso di chiamare nientedimeno che il Giudice Supremo proponendogli quale giusta pena per tale colpa, secondo la ben nota legge del contrappasso, quella per cui CHI SPORCA QUI PULIRA’ ALL’ALDILA’, come ammonizione il cartello posto alla base della maestà. Se nemmeno la prospettiva del fuoco dell’inferno riuscirà sia a dissuadere chi sporca, sia a richiamare al dovere chi consente che si sporchi e che si continui impunemente a farlo, non ci resta elle constatare amaramente oltre che non c’è più giustizia, anche che non c’è più religione, il che non sarebbe certo una novità.

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