L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 6 del 19.1.2012
SALE LA NEVE
Nel delirio collettivo della neve fuori stagione mentale, pare di vivere un clima da tempo di guerra, con l’allarme insistente da precipitazioni, quasi fossero bombardamenti, la rinuncia, l’indolenza o l’incapacità nel gestire la situazione, con effetti da coprifuoco, persino l’incetta di beni, di prima necessità e non solo, con casi che evocano addirittura il mercato nero. Uno di questi beni, incredibile ma vero, è il sale, da spargere sulla neve come antigelo. “Interminabili file alle casse ai negozi di alimentari romani. Cadono i primi fiocchi di neve e a Roma c’è ancora chi fa scorte: pasta, pane, salse, conserve ma soprattutto sale. Con l’avvicinarsi della nuova ondata di gelo in tanti l’hanno acquistato non solo per usi alimentari” (Leggo, 10/2). A Foligno, anche se non risulta la caccia al sale, colpisce in questo contesto la pubblicità di un negozio in pieno centro storico dove la parola SALE giganteggia. Tranquilli, tra le boutique più eleganti non c’è chi pensa di lucrare vendendo quello che nella Capitale va a ruba. “Sale” significa semplicemente “saldi”, com’è periodo, l’inglese fa solo più scena, anche se, pensandoci bene, in italiano stretto ci sarebbe attinenza. Quando la neve gela perché non è stato sparso il SALE, è infatti raccomandabile prestare molta attenzione, per rimanere in piedi ben SALDI. Comunque sia, il sale è bene averlo, soprattutto in zucca, ma questo non sembra così scontato.